quello che vorrei, una storia d'amore

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nadieea
view post Posted on 25/6/2009, 13:14




Genere:romantico
Sommario: un seguito immaginario di quello che potrebbe essere la storia tra Luke e Noah
Rating:giallo
Avvertimenti:Yaoi? /Slash?
Arriva il professore e tra Luke e Noah c’è aria di crisi, da qui parte la mia storia

Quello che vorrei.

Luke.
Hanno di nuovo litigato, Luke è frastornato, sta camminando per strada, ma ha solo in mente le cose assurde che si sono detti e se dovesse chiedersi perché hanno cominciato non lo sa. Gli sembra di rivivere i momenti passati, terribili, dopo la “presunta” morte del colonnello, un inferno. Questo non accadrà più. Non ha intenzione di seguire Noah di chiedere e di provare a ricucire le cose. Se deve finire finisca. Le lacrime gli salgono agli occhi.
Vorrebbe dare la colpa al professore, ma sa che non è soltanto lui, tutto quello che è accaduto prima, tutti i pasticci e le recriminazioni del colonnello, se stesso, Noah, troppe cose contro, troppa poca voglia di combatterle.
-Ehi Snyder!
La voce di Kevin arriva chiara e forte, come sempre. Vorrebbe essere da un’altra parte, ma è qui e deve rispondere. Si volta, sorride
-Ehi
-Allora, come procedono i lavori per il festival?
-Non mi occupo più della cosa
-Ah no? Non lavori con Noah
Luke sorride, che faccia di bronzo, però quella faccia ha ancora il potere di attrarlo, anche questa cosa andrebbe risolta.
-No, Noah si occupa della cosa da solo
-Tu sei libero?
L’espressione stupita di Luke riscuote Kevin che subito precisa
-Non ti occupi di alcun progetto?
-No, ma lavoro part time in libreria, può interessarti?
Kevin sorride, qualche volta capisce le battute.
-Potresti aiutarmi, in teoria dovrei essere io a coordinare l’organizzazione, sai la serata, la festa, dare un’occhiata ai film, redigere una scaletta, tutte queste cose e tu sai..Snyder quanto non sia portato
-Ho un vago ricordo
-Allora? Mi aiuti?

Noah.
Avrebbe voglia di urlare e forse, se lo facesse, le cose andrebbero meglio, ma ha come un mattone dentro, qualcosa che gli blocca lo stomaco e non riesce mai a tirare fuori le parole o i gesti.
Doveva spiegare a Luke la sua confusione, il fatto che M. continui a stargli così addosso, lo mette a disagio, ma lo attira allo stesso tempo. E’ un professore, un’intellettuale e si interessa a lui. Si sente lusingato, non attratto fisicamente, anche se deve ammettere che è davvero bello, ma non può pensare di stare con qualcuno che non sia Luke. Eppure in tutte le frasi che si sono urlati era sottointeso il contrario, sono in crisi perché lui è attratto da M. Come è possibile che riesca a realizzare un film se non sappia spiegarsi con l’uomo che ama?
Vorrebbe tornare indietro e parlare, ma sa che alla prima domanda di Luke e a tutte quelle che seguiranno lui opporrà il solito silenzio e si ricomincerà da capo, così lascia stare, si avvia verso lo studio dove stanno visionando le scene girate e scorge M. che lo sta guardando. Rimane bloccato, è un uomo con un fascino incredibile e non sa se riuscirà a tirarsi indietro.
-Stiamo guardando il tuo lavoro.
-Allora?
-Eccezionale.
Noah sorride, il primo sorriso della giornata. Entra nello studio e non si scosta quando M. gli mette la mano sulla spalla.


Luke.
Ha accettato, lo ha sempre saputo, è una vita che non dice di no a Kevin, così al mattino si trova a dover girare tra studi di insegnanti per chiedere i loro interventi all’interno del programma, negli studi dove stanno visionando i film e non sa come, non ha mai incontrato Noah, poi deve affrontare i catering, ha già tre preventivi e ne vuole un quarto, il tutto deve essere sottoposto stasera a Kevin .
Per quanto sia difficile ammetterlo si sta divertendo, è contento di non avere molto tempo per pensare, al pomeriggio ha la libreria, durante il resto della giornata corre per organizzare l’evento e alla sera, ormai da giorni, si vede con Kevin. Non sta pensando alle conseguenze, anche questa è una novità per lui.

Noah.
La sala è al buio, sullo schermo stanno passando le immagini che ha girato lui, gli sembra incredibile, quello che i protagonisti stanno dicendo l’ha deciso lui e i luoghi in cui agiscono sono stati scelti da lui, c’è qualcosa di suo nel mondo. E’ davvero contento. Seduto vicino c’è M. Qualche volta guarda Noah, avrebbe voglia di stringergli la mano, ma non sa bene la reazione che potrbbe avere e così si trattiene, poi quando anche lui si volta e lo guarda sorridendo si lascia andare, gli prende la mano e Noah non scosta la sua. Dopo un po’ si avvicina e gli dà un bacio accanto alla bocca, Noah non si muove.

Luke.
Non vede l’ora di andare a dormire. Deve ancora portare queste cose a Kevin e poi potrà buttarsi sul letto. Sta pensando da qualche giorno di prendersi una stanza vicino all’università, con quello che guadagna in libreria e con i soldi che gli ha dato il padre dovrebbe farcela, ha voglia di indipendenza e soprattutto di non dover rispondere a tante domande quando arriva tardi alla sera.
Kevin gli ha lasciato un messaggio , deve finire un lavoro, è in camera sua, lo può raggiungere? Certo che le cose cambiano, un tempo non l’avrebbe voluto nella sua stanza, ma anche Luke, che con Kevin non è mai obiettivo, ha notato che è più gentile, qualche volta gli tocca il braccio, o la spalla. L’essenziale è che lui possa andare a letto in fretta.

Luke e Noah

Frastornati. Si sono alzati entrambi con le immagini del giorno prima in testa, dormito male, i letti sono sfatti, le coperte aggrovigliate.
Noah non riesce a togliersi dalla testa il bacio del professore, quando si è alzato per uscire lui l’ha seguito e l’ha baciato sulla bocca,.
Luke non riece a capire se ha sognato o se è vero, non ha bevuto, ma se fosse stato un desiderio in un sogno?, Kevin che si avvicina, che lo abbraccia e che gli accarezza una guancia, poi si avvicina ancora come per baciarlo? No, impossibile. Ha sognato.
Tutti e due camminano per il campus, Luke con la lista di cose da fare Noah con dei fogli per la sceneggiatura, si scontrano ed è una sorpresa, come se vedessero l’altro per la prima volta.
Chiedono scusa entrambi e poi si guardano e il loro silenzio è lunghissimo, perché capiscono in quel momento quello che davvero vogliono e allo stesso tempo sanno che non possono averlo, così comincia la recita.
-Ehi
-Ehi
-Lavori qui?
-Sì, mi hanno chiesto di collaborare all’organizzazione.
Omette il nome di Kevin
-Tu, tutto bene?
-Sì, grazie, sto andando a portare gli ultimi fogli.
-Be,’ allora ci vediamo.
-Ok.
Giornata rovinata.

Luke.
Kevin lo sta aspettando in un ufficio che la scuola ha lasciato agli studenti, sulla scrivania ci sono un mucchio di fogli e Kevin ne sta leggendo uno, alza lo sguardo appena entra Luke e poi lo abbassa subito, Luke capisce che non ha sognato. Qualcosa gli serra lo stomaco, ha paura della reazione di Kevin, che torni il disprezzo di tanto tempo fa, anche se lui non ha fatto o detto alcunché. Così sta zitto.
-Sto leggendo i preventivi per i rinfreschi, direi il meno caro?
-Ok.
-Stasera bisogna cominciare a visionare dei film
-Ci devo essere anch’io?
-Preferirei
-Io preferirei di no
-Io non capisco un accidente di film, come faccio a fare una scaletta?
-Dividi i film per argomento, potrebbe essere un’idea?
-Snyder! Non mi mollare proprio ora.
-Kevin non posso, faccio qualcos’altro, ma non i film
-Hai paura di incontrare Noah? I registi non ci sono, solo un tecnico per tutti, stai tranquillo.

Noah.
E’ la quinta volta che M. fa passare la stessa scena, secondo Noah e altri tre che la visionano è una delle più belle del film, è la sola che è rimasta del soggetto di Luke ed è la sola che M. non ha ancora detto di modificare.
Noah non ce la fa più, appena sente la musica e vede quelle immagini ricorda ogni momento in cui sono state scritte, cosa facevano lui e Luke, erano ancora a letto, avevano appena fatto l’amore e Luke si era messo a raccontare una delle sue storie, poi avevano pensato che poteva far parte del film di Noah. E adesso sentire quella canzone, che loro avevano scelto, ripetuta in continuazione, rivedere la scena, ricordare la voce di Luke, non ne può più. Esce fuori.
Luke sta passando , ma è assorto e non lo vede. Ha una voglia folle di seguirlo, ma non lo farà.
-Noah?
-Sì?
-Ehi, che fai lì? Ascolta toglierei l’ultimo pezzo è davvero superfluo, si perde il ritmo.
-No
-Cosa?
-Quel pezzo non si toglie.

Luke.
Vorrebbe scappare, su un auto in una corsa folle, buttare giù muri e barriere, fare qualcosa che non va fatto, infrangere mille regole e invece sta lì, con Kevin vicino, le braccia che si toccano e sullo schermo il nome di Noah che passa in continuazione. Poche scene per film, ma questo sembra non finire mai, poi sente la musica. Quella che hanno ascoltato per mesi, la canzone che mettevano sempre, il cuore ha un’accelerata , anche la scena è la sua e allora tutto riaffiora, il letto, il corpo di Noah, il desiderio, la tranquillità di stare insieme dopo l’amore, l’assurdità della sua vita adesso e il fatto che non può tornare indietro.
Se pensate che può andare continuo
 
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~ LaPaT
view post Posted on 25/6/2009, 13:30




CITAZIONE
Se pensate che può andare continuo

Va eccome!
Continuala pleaseee ^^
 
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ritalaura2000
view post Posted on 25/6/2009, 13:50




grazie vai così

SPOILER (click to view)
e se puoi dammi un lieto fine detesto quando le storie vanno a finire male


grazie brava
 
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g58
view post Posted on 25/6/2009, 14:49




Mi farebbe molto piacere che questa storia continuasse! Però concordo con Ritalaura ( ti chiami Rita o Laura? ;) ) sul finale.. XD

Ciao! E Brava! Giulio
 
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ritalaura2000
view post Posted on 25/6/2009, 16:18




Laura ma rispondo ad entrambi
 
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nadieea
view post Posted on 25/6/2009, 18:51




per il finale siamo pienamente d'accordo, non può essere altrimenti, non con nuke

mi rendo conto che spesso ho usato un linguaggio più da sceneggiatura che da racconto è che mi lascio prendere dalla mia vera passione ed è come se avessi le scene davanti
 
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nadieea
view post Posted on 25/6/2009, 19:37




Quello che vorrei..

Luke e Noah
La scaletta è fatta, il film è finito, tutto quello che viene adesso è di contorno, ma questa parola che sembra suggerire qualcosa di superfluo è quella che li fa incontrare in continuazione. Devono parlare di come saranno disposti i posti in sala proiezioni, di quali tavoli assegnare a ogni film, Luke è costretto a fare domande ai registi e quindi anche a Noah, spesso fanno in modo di non guardarsi negli occhi, poi i loro sguardi si incontrano per caso mentre Luke sta parlando con qualche altro ragazzo e Noah sta rivedendo degli appunti. Nel salone dove si terrà il party c’è molta confusione, la gente esce ed entra in continuazione, quando arriva Kevin Luke è voltato e concentrato su delle modifiche , Kevin si avvicina e lo circonda con un braccio, allora Luke si volta e prima di capire che è Kevin ad abbracciarlo incontra lo sguardo di Noah, che è sconcertato, sorpreso, deluso. Anche Luke è sorpreso perché nel suo inconscio pensava fosse Noah ad abbracciarlo, chi altri? Invece vedendolo dall’altra parte della sala realizza che non è lui e si trova di fronte Kevin sorridente.
-Ehi Luke, sei davvero bravo, ho fatto bene a volerti in squadra.(Luke? E Snyder dov’è finito?)
Luke fa una smorfia che vorrebbe essere un sorriso, Noah si è allontanato. Tutto come prima.
Entra M. Il suo è un ingresso che appare, tutti si voltano a guardarlo, è talmente bello, anche Luke rimane incantato, M. si avvicina a Noah, lo abbraccia e la stessa scena si ripete, con Luke deluso che volta lo sguardo e Noah che sorride imbarazzato.

Luke.
-Kevin devi controllare i nomi di questa lista e rivedere i posti, mi raccomando, prima di domani sera.
Io vado a casa, non ne posso più.
-Non è un po’ lontano?
Per un attimo Luke è preso dal panico, non vorrà invitarlo a fermarsi da lui?
-Ho affittato una stanza qui all’università.

Noah.
-Ehi, sei stanco?
Noah è su un divano nell’appartamento di M. sta sorseggiando del tè, ma è concentrato su qualcosa , estraneo a quello che lo circonda.
-Sì, un po’. Penso che andrò a casa.
-Perché non ti fermi?
-Un’altra volta.

Luke e Noah.
Il salone dove si terrà il party è deserto, Luke è arrivato prestissimo, ha troppo da fare e non può più chiedere permessi in libreria. Ha contato i tavoli, ne manca uno, prende un appunto per segnalare la cosa a Kevin, che sicuramente non se ne è accorto., le sedie ci sono tutte, anche qualcuna di più, non si sa mai, ci sarà un’orchestra di ragazzi del college e qualcuno leggerà dei pezzi delle sceneggiature, le prove musicali si terranno nel pomeriggio, quindi dovrà solo fare un salto stasera e controllare che tutto sia ok, perché Kevin se ne scorderà.
Sulla porta c’è Noah. Quando Luke lo vede sorride, non farebbe altro vedendo Noah.
-Ciao, è da tanto che sei lì?
-Un po’, che stai facendo?
-Conto i tavoli, le sedie, vedo dove far mettere l’orchestra, ho fatto la scaletta dei film.
Luke parte in quarta, com’è naturale che sia con Noah, come se non avessero litigato, e si fossero separati, come se non ci fossero Kevin e M., come se di fronte a lui avesse ancora il suo migliore amico, il suo confidente, il suo amante. Poi si ferma di colpo.
-Ho..ho visto il film.. dei pezzi del film, è davvero molto bello.
Noah sorride.
-Grazie, sono contento che ti piaccia.
-Sei stato bravo, ma c’era da immaginarselo.
-Molto è merito tuo
-Non direi.
Noah si avvicina e tutti e due stanno per dire qualcosa quando nel salone entra Kevin
-Pensavo di essere il più mattiniero.
Luke e Noah si scostano, si voltano a guardare l’intruso
-Luke te l’avevo promesso, sono venuto a controllare.


-Certo che da quando hai affittato la stanza sei sempre qui.
Noah non riesce a trattenersi
-Hai affittato una stanza? All’università?
-Sì,
Luke abbassa lo sguardo, Noah lo stesso . La stanza avrebbero dovuto prenderla insieme, ma non ci erano mai riusciti. Tutti questi rimpianti rovineranno la giornata.
Kevin ha finalmente contato i tavoli
-Ne manca uno
-Sì, infatti, devi dire che lo portino al più presto, adesso o stasera perché oggi pomeriggio e domani ci saranno le prove dell’orchestra.
Noah sta per andarsene, si volta e sorride a Luke.

Luke e Noah.
Nel salone c’è molta confusione, su un palco ci sono degli strumenti posati uno vicino all’altro, molta gente sta andando avanti e indietro, Luke è in mezzo alla sala con dei fogli in mano e cerca di dire qualcosa a dei ragazzi, ma nessuno lo sente perché il brusio è troppo forte. E’ frustrante, da un lato vorrebbe andarsene, in fondo non organizzerà mai più una cosa del genere e poi il merito se lo prenderà tutto Kevin, per cui poco importa, dall’altro subentra il suo orgoglio, non vuole mollare all’ultimo, allora improvvisamente inizia ad urlare e tutti ammutoliscono, se ne spaventa da solo, i ragazzi a cui si rivolgeva da un quarto d’ora adesso lo ascoltano e gli altri lo guardano come un pazzo uscito dalla gabbia.
-Scusate, scusate, sono un po’ stanco.
Una mano si posa sulla spalla e Luke è sicuro che sia Kevin che stia per fargli la morale dall’alto della sua inadempienza, si gira per rispondere male e invece ha di fronte Noah sorridente.
-Ehi, sei molto stanco vero?
- Sì, decisamente e se volessi fare la cosa giusta dovrei andare a dormire, ma non posso, domani è il grande giorno. Non sei emozionato?
-Sì, molto

Luke pensiero
Vorrei averti vicino, perché domani mi giocherò la faccia e perché avrei molta più forza con te, vorrei esserti vicino perché sono talmente orgoglioso di quello che sei che mi piacerebbe stare accanto a te quando tutti capiranno le tue capacità, tutto questo senza te non ha senso.

Noah pensiero
Vorrei averti vicino perché se ho realizzato questo film è grazie a te e perché non averti lì è come se una parte di me fosse altrove, perché mi piacerebbe stringere la tua mano quando diranno il mio nome
Vorrei esserti vicino perché so quanta paura hai di fallire e vorrei darti il coraggio che ti manca.

Luke e Noah.
Tutto è buio e silenzioso, come se anche il mondo fuori fosse in attesa di qualcosa. Luke ha cenato in fretta, in camera,e poi è sceso deve controllare le ultime cose perché domani arriveranno ospiti e spettatori e non ci sarà più tempo per cambiare disposizioni o scalette.
M. ha chiesto a Noah di andare da lui, è abbastanza normale in questi ultimi giorni, anche se nella voce di M. c’era un tono strano, diverso. Quando Noah entra la prima cosa che vede è il tavolo preparato per la cena, ci sono candele, luci soffuse, Noah è sconcertato e un po’ spaventato.

Luke.
Il salone è deserto, Luke si guarda attorno e al primo colpo d’occhio non sembra trovare nulla fuori posto, poi incomincia a vedere della carta per terra , dei fili buttati alla rinfusa, be’ se non altro non è venuto a vuoto.

Noah.
M. gli si avvicina e lo bacia sulla bocca.
-Ehi, che c’è, da un po’ di giorni sei strano.
-Sono solo un po’ teso per il film.
-Andrà benissimo, rischi di vincere sai! Ho parlato con dei miei amici in California, ci sarebbe un posto per te in uno studio, potresti continuare a studiare là.
Noah rimane in silenzio. California? Il primo pensiero è che non rivedrebbe Luke, subito dopo pensa all’opportunità e come un flash gli torna in mente l’augurio di Luke sull’Oscar e il discorso che avrebbe dovuto scrivergli. Non sa che dire.
-Non sei contento?
Ha bisogno d’aria, ha bisogno di parlare con Luke per vedere che effetto gli fa, poi prenderà una decisione, adesso deve andare
Devo andare, scusa, mi ero scordato ..avevo una cosa da rivedere.

Luke.
Luke sta sistemando i tavoli così che non vi siano più altri spostamenti, questo salone oltre ad ospitare il party dovrà essere utilizzato per eventuali conferenze o riunioni.
-Sei troppo efficiente Luke.
La voce di Kevin lo fa trasalire.
-Che ci fai qui?
-Volevo vedere se eri venuto a controllare e ..darti una mano
-E’ tutto a posto
Kevin si avvicina
-Hai della polvere sulla spalla
La sua mano accarezza la spalla di Luke e intanto toglie la lanugine che si era fermata
-Luke..
-Luke..ascolta
Kevin si è avvicinato ancora di più, ma Luke non vuole ascoltare, adesso, dopo tutti questi anni sa cosa gli sta per dire Kevin, lo ha aspettato così tanto questo momento e ora non ha alcun significato per lui, non gli importa
Mentre Kevin gli è così vicino arriva Noah e quello che lui vede è Kevin che sta baciando Luke.
Se una pietra gli fosse caduta in testa in quel momento avrebbe avuto su di lui lo stesso effetto. Noah se ne va, dirà sì alla California.
 
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~ LaPaT
view post Posted on 25/6/2009, 19:48




Kevin e Luke insieme è davvero surreale! ahahah

Però il modo in cui è scritto è convincente... nel senso che lo stile è molto atwt quindi riesco ad immaginare benissimo la scena come se la vedessi!

Attendo il seguito ^^
 
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nadieea
view post Posted on 25/6/2009, 20:12




mi rendo conto, ma secondo me tra loro la cosa non si è conclusa come si deve, un po' di vendetta almeno immaginaria, è il bello di inventarsi le storie..
 
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~ LaPaT
view post Posted on 25/6/2009, 20:21




Si infatti mi piace!
Più sono surreali meglio è! XD
 
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ritalaura2000
view post Posted on 25/6/2009, 22:31




... Ok la frittata e fatta....poi in qualche modo la rimediamo?
 
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nadieea
view post Posted on 25/6/2009, 22:35




a dire il vero mi sono fermata e non so bene cosa fare, ma tra una pagina di Dante, di Tasso e di Antonioni qualcosa di profondo salterà fuori
 
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nadieea
view post Posted on 26/6/2009, 11:42




Luke scosta Kevin
-Senti.. io non ..è tutto cambiato
Kevin rimane per un po’ perplesso, ma riguadagna subito il controllo
-Snyder cosa hai capito?
Luke sorride, ok, lo preferisce decisamente così, voltafaccia, sbruffone, almeno sa chi ha davanti. Prende la giacca e se ne va. Ha bisogno di vedere Noah, anche solo da lontano, ma gli serve la sua presenza. Si incammina per la strada che porta alla camera di Noah e lo vede.

Noah sta uscendo dall’altro palazzo, abbracciato a M. si stanno baciando.
Luke chiude gli occhi e le lacrime scendono da sole. Lo ha visto, è quello che voleva.

Luke e Noah.
Con domani tutto sarà finito.
Luke lascia questo college, non può rimanere qui, non può vederlo tutti i giorni abbracciato a quel tipo, se ne deve andare, andrà a New York .
Noah andrà in California, l’ha detto a M., che, ovviamente, è felice, non può vedere tutti i giorni Luke sbaciucchiato da Kevin, non reggerebbe.
Doveva essere una giornata memorabile e da un lato lo sarà, tutti e due diranno addio a questa parte della loro vita, Luke è terrorizzato, non sa se ce la farà, Noah avrebbe voglia di piangere ma non ci riesce.

Luke e Noah.
Luke non andrà in libreria, ha accennato a Marc che probabilmente cambierà città, niente di sicuro, ovvio. Non riesce nemmeno a vestirsi, sbaglia colore della camicia, non ha dormito e la testa gli fa così male da non poter nemmeno aprire gli occhi. L’aspirina è il suo primo cibo e per un po’ sarà l’unico. Davvero elegante, giacca, camicia intonata, pantaloni grigi.
Noah è in camera sua, non ha dormito da M., non se la sentiva, ha ancora davanti la scena del salone, poi doveva alzarsi presto, tanto valeva non si coricasse, non ha chiuso occhio, è già stanco di prima mattina. Anche lui decisamente elegante, giacca grigia, camicia bianca, pantaloni chiari. Scende al bar a fare colazione.
Tra la sala proiezioni e il salone è un via vai di persone, studenti, professori, uomini e donne vestiti elegantemente, un’aria di festa.
Kevin sta facendo il padrone di casa e a Luke non dispiace, sapeva come sarebbero andate le cose, le persone possono cambiare, ma non troppo.
Luke e Noah
Si vedono di sfuggita da lontano, entrambi per un attimo fermi ad ammirare la figura dell’altro, ma è un secondo, qualcosa che è passato, che bisogna allontanare, Kevin reclama Luke, M. presenta Noah a dei suoi amici.

Luke sta parlando con Paul, è colui che coordinerà l’andamento delle proiezioni, per qualsiasi cosa i registi dovranno contare sul suo aiuto, quindi il poveretto è assalito da ragazzi emozionati, tesi e nervosi che gli fanno mille domande. Il film di Noah è nel secondo gruppo. Noah prende posto nella platea, aspetta che Paul si liberi per potergli chiedere delle cose, è inutile assillarlo adesso. Ogni lungometraggio è presentato da qualcuno che non sia il regista, può essere un collaboratore o un mentore, come per M., che introdurrà il film di Noah.
Luke entra ed esce dalla sala e anche quando il primo film viene proiettato non si ferma mai molto, dà un’occhiata e se ne va, sono già in ritardo sulla scaletta, le presentazioni dovrebbero essere più brevi.

Finalmente Paul è solo, Noah si alza e va a parlargli. Non ha voglia di tornare a sedersi, preferisce rimanere lì e vedere i film in piedi, Paul sorride
-Nervoso eh?
-Tu che dici? Mi gioco la California con questo film
-Cosa?
-Se tutto va bene tra qualche giorno dovrei essere in California
-Hai fatto il colpo Noah, complimenti
-Grazie
-Allora ve ne andate tutti
-Chi altri se ne va?
-Luke, pensavo lo sapessi.. pensavo foste d’accordo, va a New York.
Noah non sa cosa dire. Poi gli viene un dubbio e senza pensarci fa la domanda
-Con Kevin?
-Kevin? Luke e Kevin?
-Sì, non stanno insieme?
-Scherzi vero? Direi proprio di no, guarda, Kevin è fidanzato con quella ragazza con cui sta pomiciando.
A Noah verrebbe da dire che questo conta poco, ma si trattiene, poi vede Luke che si avvicina a Kevin e alla biondina che è con lui, sorridono, parlano con calma e incomincia a pensare che qualcosa non va, subito dopo Luke e la bella ragazza si allontanano insieme. Allora, per una volta nella sua vita, Noah agisce di impulso, si avvicina a Kevin e gli chiede quello che lo tormenta dal giorno prima
-Parti anche tu con Luke?
-Ehi Mayer come va?
-Rispondi alla domanda, te ne vai con Luke?, state insieme?
-Le domande.Punto. Tu sei completamente fuori Mayer, io sto con Alice, e con nessun altro.
-Non stavi baciando Luke ieri sera?
Noah ha davvero il dubbio di aver visto male, ma la leggera esitazione di Kevin gli dà la sicurezza di non sbagliare
-Mayer ascolta io sto con una donna, chiaro? Non è che tutto il mondo è gay perché lo siete voi.
Noah sta per andarsene, poi un pensiero fulmineo lo attraversa, si volta di nuovo verso Kevin
-Luke ti ha respinto?
Adesso Kevin è davvero arrabbiato sta per spingere Noah, ma si rende conto dov’è, in un salone pieno di gente e soprattutto si ricorda chi è, l’organizzatore della manifestazione.
-Mayer vai a farti sfottere.
Noah non ci può credere, è così, Luke ha respinto Kevin, dentro di sé ha sempre pensato che non sarebbe mai accaduto, che se avesse dovuto scegliere Luke avrebbe scelto Kevin, ma si sbagliava. Il peso sullo stomaco si è sciolto, è così felice, sorride e quando Paul lo vede rimane perplesso
-Tutto bene Noah?
-Sì, devo.. devo fare una cosa, torno subito
-Noah?! Tra poco ci sarà il tuo film
- Sì, sì.. arrivo.
Noah corre fuori, vede M. circondato da un drappello di persone che lo ascoltano incantate, lo chiama da parte
-Ehi, che c’è?
-Devo parlarti
-Possiamo parlare dopo
-No adesso. Io..io non vengo in California
-Cosa? Sei deficiente? Dopo tutto il casino che ho fatto
-Lo so, lo so e ti chiedo scusa, ma davvero non posso.
-Senti..ho preso un impegno.
-Lo so, è colpa mia ma non posso venire, .. non verrò.
M. sorride e scuote la testa
-Cos’è, il biondino ti ha stregato con i suoi dialoghi melensi?
-Non ho parlato con Luke. Devo andare, tra poco comincia il film, vieni per la presentazione?
-Fattela tu la presentazione, stronzetto.
Noah non ha parole
-Lo sai che non posso
-Be’, allora, arrangiati

Possibile che se un aspetto della tua vita va un po’ meglio l’altro debba andare subito da schifo?

Nella sala proiezioni Luke sta parlando con Paul, i film procedono, più lentamente di quello che dovrebbero perché gli oratori si lasciano prendere la mano nell’elogiare le opere prime, ma tutto sommato un po’ di scarto nei tempi è normale, in alcuni casi gli applausi scattano spontanei e questo è sempre un buon segno, per cui Luke è soddisfatto.
-Tra poco ci sarà l’opera del futuro premio Oscar
-Chi?
-Noah, non lo sai? Va in California
La ciliegina sulla torta, Luke sospira, ok, deve solo arrivare vivo fino a stasera, poi saluterà tutti e se ne andrà da un’altra parte. Ok. Tutto a posto.
-No, non lo sapevo.
E’ completamente disorientato, ma in qualche maniera riesce a guadagnare la porta e uscire.

Noah torna in sala, si avvicina a Paul , ma non dice parola, non sa come risolvere la situazione, dove lo trova un oratore adesso?, considerando che in pochi hanno visto il film e molti sono occupati in facoltà, non avrebbe nemmeno il tempo di arrivarci, il film inizia tra poco.
-Ho perso l’oratore.
-Come mai?
-Questioni personali
-E come fai?
-Farò senza. E’ tanto grave?
-Be’ non parti bene, se nessuno vuole elogiare il tuo film. La California che fine ha fatto?

Noah non fa in tempo a rispondere perché la voce di Luke da dietro dice
-Introdurrò io il tuo film, l’ho visto, lo conosco e non posso che parlarne bene.
Noah è sorpreso e anche contento
-Grazie.

Anche il film di Noah comincia, ha avuto il suo elogio, come sognavano entrambi l’ha fatto Luke, anche se la situazione è un po’ diversa da quella che avevano immaginato mesi prima. Rimangono vicini, in piedi e Luke segue tutto il film, ci sono due applausi, una delle scene applaudite è quella che Noah non ha lasciato tagliare. Qualche volta i loro sguardi si incontrano, imbarazzati e interrogativi, al buio non si capisce bene e poi uno scroscio di mani finale, Noah è soddisfatto
 
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nadieea
view post Posted on 26/6/2009, 20:04




E vedrò i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori,
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno


scusate ma c'è stato un problema di copiatura, provvederò

Noah si volta per cercare Luke, ma questi se n’è andato, lo raggiunge fuori
-Luke, aspetta
-Sì?
-Volevo ringraziarti
-L’hai già fatto, non ti preoccupare
-Ok,.. giornata piena vero?
-Sì, be’ fino a stasera
Sono imbarazzati, intimiditi, non sanno più cosa dire, Luke allora si sporge e allunga la mano e mentre lo fa si accorge che è uno dei gesti più brutti che poteva fare, tra loro due, così ritira la mano
-Io vado, se non ci vediamo più ..buona fortuna Noah
-Anche a te Luke.
Il film di Noah ha una menzione speciale, un premio in dollari e la possibilità di distribuzione, non è il primo classificato, ma a lui non importa.


Tu con gli occhi tristi
non ti scoraggiare
mi rendo conto, è difficile farsi coraggio
in un mondo pieno di gente
puoi perderti di vista
e l'oscurità che hai dentro può farti sentire così piccolo

Luke si sta vestendo e quando bussano alla porta è davvero scoraggiato, non ha voglia di parlare, ha preso un’altra aspirina e spera che tutto passi in fretta.
Alla porta c’è Noah
-Noah?
-Dovevo chiederti un favore
Gli porge la cravatta,
-Non riesco a fare il nodo
-Noah, per favore
Noah entra
-Non partire
-Cosa?.. Proprio tu, vai in California
-No, non ci vado
-Perché? E’ un’occasione unica
-Perché tu sei qui, non posso stare senza te.
Luke è senza parole ( strano)
-Mi fai il nodo?
Noah si avvicina , Luke prende la cravatta, ma tutti e due sono immobili e si guardano, poi si avvicinano ancora e si baciano

Ma vedo i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno

Con gesti lentissimi si sfilano le camicie, continuano a baciarsi, poi Noah spinge Luke sul letto.


quindi mostrami un sorriso,
non essere infelice
non riesco a ricordare l'ultima volta che ti ho visto ridere
se questo mondo ti fa impazzire
e hai subito tutto quello che puoi sopportare
tu chiamami
perchè lo sai che ci sarò

Nel salone molta gente sta ballando, Luke e Noah sono tra questi
-Vieni a vivere con me
Luke sorride
-Ne sei sicuro?
-Sì, vuoi venire a vivere con me?
-Lo voglio.

E vedrò i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori,
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno

FINE
 
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g58
view post Posted on 26/6/2009, 20:19




Non ci sta la faccina che fa l'applauso sennò la mettevo.. XD

Brava! :woot:
 
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16 replies since 25/6/2009, 13:14   200 views
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